TAGUNG - CONVEGNO
15.05.2024
"Familie im Wandel - Chancen und Herausforderungen"
"La famiglia che cambia - Opportunità e sfide"
In der heutigen Gesellschaft gibt es verschiedene Familienformen, die von der Familienpolitik berücksichtigt werden sollten. In der Tagung am 15. Mai 2024 in Bozen wurden Chancen und Herausforderungen beleuchtet und Verbesserungsvorschläge angedacht. Die Tagung wurde vom Dachverband für Soziales und Gesundheit in Zusammenarbeit mit der Allianz für Familie organisiert.Nella società contemporanea esistono diverse forme di famiglia che dovrebbero essere prese in considerazione dalle politiche famigliari. Il convegno organizzato su iniziativa della Federazione per il Sociale e la Sanità in collaborazione con l'Alleanza per le famiglie ha messo in luce le opportunità e le sfide che interessano la quotidianità delle famiglie, anche al fine di proporre spunti per azioni concrete di miglioramento.
Famiglie e accoglienza dei minori, quali cambiamenti e quali sfide? Michela De Santi, Amici dei Bambini
Il concetto di accoglienza di minori in difficoltà in Alto Adige è sempre stato molto presente nella popolazione sudtirolese negli anni, ma, come sta succedendo nel resto d’Italia, diminuiscono le adozioni internazionali pur aumentando nel mondo il numero di bambini fuori famiglia, aumenta l’età dei bambini che sono in stato di adottabilità spesso hanno problemi sanitari. Rispetto alle adozioni nazionali il numero di bambini adottati non aumenta sia nella nostra provincia che nel resto d’Italia. Il numero di famiglie affidatarie disponibili non cresce e i servizi chiedono sempre di più famiglie o persone disponibili ad accogliere, per un tempo determinato un bambino, ma spesso non le trovano. Per quanto riguarda l’affidamento familiare dove Alto Adige deteneva negli anni 70 il primo posto come provincia accogliente, constatiamo con preoccupazione numeri sempre costanti di affidamenti che per la maggior parte dei casi durano molti anni, con famiglie che hanno accolto anche bambini con situazioni molto complesse o con disabilità. Per le nuove situazioni di disagio familiare, o famiglie fragili, nasce sempre di più l’esigenza di mettere in protezione i minori e c’è un bisogno da parte dei servizi sociali costante di nuove famiglie o persone disponibili all’affido. I servizi sociali non trovando famiglie disponibili, sono costretti a inserire i bambini in comunità. Cosa succede all’accoglienza? È un valore che non è presente nel cuore delle persone o è necessario parlare di più di questi temi? Cambiano anche le famiglie, cambia l’adozione nazionale e internazionale: è necessario quindi formare le famiglie adeguatamente ai cambiamenti del tempo. Anche nell’affido le famiglie con figli era la tipologia preminente che si candidava all'affido familiare: ed è stato così per molto tempo: oggi arrivano all'affido molte coppie senza figli che non riescono a adottare oppure coppie dello stesso sesso o single e non sono sufficienti. Quali strategie attivare per trovare più famiglie o persone disponibili all’accoglienza’? Cambiano anche le forme di sostegno ai minori in difficoltà: oltre agli strumenti tradizionali nasce l’adozione aperta, dove vengono mantenuti i legami con la famiglia d’origine nei casi in cui esistono dei legami importanti soprattutto tra fratelli, per evitare le forma di affido sine die. Si promuove per i minori stranieri non accompagnati che spesso hanno un’età adolescenziale, l’affido a famiglie o single, oppure la nomina di un tutore volontario che supporta il minore per il rispetto dei suoi diritti fino alla maggior età. Nuovi strumenti che hanno la necessità di essere conosciuti e compresi per sviluppare anche queste nuove forme di accoglienza nella nostra realtà. In che modo?
Regenbogenfamilien zwischen Diskriminierung und Empowerment: Johanna Mitterhofer, Famiglie Arcobaleno
In diesem Beitrag stehen Regenbogenfamilien im Fokus, insbesondere die alltäglichen Herausforderungen, die sich aufgrund fehlender Rechte bei der Anerkennung beider Elternteile ergeben. Neben einem kurzen Überblick über die aktuelle rechtliche Situation zeigt der Beitrag Möglichkeiten zur Verbesserung und Unterstützung von gleichgeschlechtlichen Eltern und ihren Kindern auf.
Alleinerziehende und Patchworkfamilien: Wir sind der Maßstab! Josefa Romy Brugger, Südtiroler Plattform für Alleinerziehende
Alleinerziehende können aufgrund der Mehrfachbelastung nur begrenzt der Arbeit nachgehen. Aktuell werden sie unbewusst zu Bittsteller*innen degradiert. Nur wenn die Politik imstande ist, Maßnahmen aus diesem Blickpunkt heraus zu erarbeiten, haben Alleinerziehende eine gerechte Chance. Je positiver unsere Kinder heute heranwachsen dürfen, umso eher werden wir morgen eine stabile Gesellschaft haben.
Die Rollenverteilung in Migrationsfamilien: Conclusioni provvisorie. Manuela Targa, Associazione Donne Nissà
Breve presentazione di Nissà facendo riferimento al punto di ascolto, alla progettazione a Mafalda e all’Orto Comunitario con qualche dato sulle persone passate in associazione nel 2023.
Sogno comune che spinge a lasciare il paese di origine ma con percorsi migratori diversi
Riflessione sul ruolo della donna rispetto alle prime famiglie arrivate circa 30 anni fa a Bolzano:
• differenza fra aree geografiche
• voglia maggiore di essere presenti con le istituzioni del territorio (scuola/figli)
• una maggiore consapevolezza del ruolo all’interno della famiglia con la percezione più chiara che un lavoro ella conseguente autonomia economica permette anche una maggiore autonomia all’interno della famiglia (sostegno delle associazioni)
I giovani uomini che arrivano a differenza delle vecchie generazioni che spesso hanno scelto di fare la vita dell’immigrato con l’obiettivo di ritornare un giorno nel paese di origine, lasciando lì famiglia e figli, hanno già chiaro che desiderano sposarsi e portare la moglie in Italia per crescere sul nostro territorio la famiglia. Questa progettualità riteniamo sia molto importante per il nostro tessuto sociale e per l’apporto che questo porterà sia in termini di arricchimento culturale ed economico del nostro territorio. Problema casa per le famiglie immigrate con rischio povertà, per giovani uomini e soprattutto per donne sole con figli che magri escono con coraggio da una situazione di violenza domestica, ex vittime di tratta, richiedenti asilo.
Sogno comune che spinge a lasciare il paese di origine ma con percorsi migratori diversi
Riflessione sul ruolo della donna rispetto alle prime famiglie arrivate circa 30 anni fa a Bolzano:
• differenza fra aree geografiche
• voglia maggiore di essere presenti con le istituzioni del territorio (scuola/figli)
• una maggiore consapevolezza del ruolo all’interno della famiglia con la percezione più chiara che un lavoro ella conseguente autonomia economica permette anche una maggiore autonomia all’interno della famiglia (sostegno delle associazioni)
I giovani uomini che arrivano a differenza delle vecchie generazioni che spesso hanno scelto di fare la vita dell’immigrato con l’obiettivo di ritornare un giorno nel paese di origine, lasciando lì famiglia e figli, hanno già chiaro che desiderano sposarsi e portare la moglie in Italia per crescere sul nostro territorio la famiglia. Questa progettualità riteniamo sia molto importante per il nostro tessuto sociale e per l’apporto che questo porterà sia in termini di arricchimento culturale ed economico del nostro territorio. Problema casa per le famiglie immigrate con rischio povertà, per giovani uomini e soprattutto per donne sole con figli che magri escono con coraggio da una situazione di violenza domestica, ex vittime di tratta, richiedenti asilo.
Das Baby ist da! Die Vielfalt ist geboren. Sara Passler, Elki Bozen
Familie ist da, wo Menschen einander Fürsorge schenken und füreinander Verantwortung übernehmen. Familie und Elternschaft sind in ihrer Vielfalt rechtlich abgesichert und anerkannt, sowie finanziell ermöglicht. Familie wird grundlegend wertgeschätzt und unterstützt: Zeit für Care steht zur Genüge zur Verfügung Orte der Begegnung, Betreuungs-und Bildungsinstitutionen ebenso Care ist geschlechtergerecht fair-teilt Die Chancengerechtigkeit und Teilhabe der Kinder ist gesichert, ebenso das Eingebundensein in Solidargemeinschaften.
Gemeinsam stark: Familie und Schule im Wandel. Heidrun Goller, Landesbeirat der Eltern und KVW-Frauen
Aus der Perspektive „Schule und ihre Schwierigkeiten bei Familien im Wandel“ werden sowohl Beispiele aktueller Engpässe lösungsorientiert beleuchtet als auch Beispiele von gelungener, bedürfnisorientierter Einbindung Eltern/Schüler*/Schule aufgezeigt. Lt. dem Grundsatz „Die Bildung eines Kindes ist Ergebnis und Verantwortung aller, in deren Mitte es lebt“ wird Verantwortlichkeit für Bildung nicht abgegeben, sondern gemeinsam und engagiert gelebt.
Väter: Zwischen Tradition und Wandel in der Lebensgestaltung. Matthias Oberbacher, Katholische Männerbewegung
Jede Person auf dieser Welt hat eine Beziehung zu einem Vater, sei es biologisch, durch Adoption oder eine andere Form der Elternschaft. Diese Beziehung zu unserem Vater prägt uns in vielerlei Hinsicht und beeinflusst unsere Vorstellungen davon, was einen guten oder weniger guten Vater ausmacht. Wir alle tragen daher ein mentales Bild in uns, wie ein Vater sein sollte, basierend auf unseren eigenen Erfahrungen, den Geschichten anderer und den gesellschaftlichen Normen. Doch schon hier stoßen wir auf ein Dilemma: Die Vorstellungen davon, was einen idealen Vater ausmacht, können stark variieren und sind oft von persönlichen Erfahrungen und kulturellen Einflüssen geprägt. Einige mögen sich einen liebevollen, unterstützenden Vater vorstellen, der immer da ist, um zu helfen und zu beraten, während andere eher ein strenges, autoritäres Bild im Kopf haben, das von Disziplin und Strenge geprägt ist. Das Dilemma liegt also darin, dass es keine einheitliche Definition gibt, was einen "guten" Vater ausmacht. Stattdessen müssen wir uns mit den vielfältigen und oft widersprüchlichen Vorstellungen auseinandersetzen, die in unserer Gesellschaft existieren, und letztendlich unsere eigenen Vorstellungen und Erwartungen entwickeln. Trotzdem bemerkt man in unserer stetig verändernden Gesellschaft, dass das Bild des Vaters im Allgemeinen einem bemerkenswerten Wandel unterzogen ist. Stand der Vater früher als Haupternährer und Autoritätsperson im Mittelpunkt des Familienlebens, so vereint der moderne Vater heute eine zunehmende Vielfalt an unterschiedlichen Lebensrealitäten und eine breite Palette an verschiedenen Rollen. Er zeigt emotionale Präsenz, teilt die Verantwortung für die Erziehung, unterstützt die individuelle Entwicklung der Kinder und übernimmt im besten Fall auch Aufgaben im Haushalt. Nur durch solch einen umfassenden Ansatz können traditionelle Geschlechterrollen aufgebrochen und gesellschaftliche Veränderungen eingeleitet werden. Trotzdem bleibt die Vorstellung des Vaters als Beschützer und Versorger weiterhin besteht, aber seine Rolle hat sich mittlerweile erweitert. Wie erwähnt werden heutzutage Väter immer häufiger als aktive Partner in der Kindererziehung und im Haushalt betrachtet. Diese Entwicklung führt zwangsläufig zu einer Neubewertung traditioneller Geschlechterrollen. Der moderne Vater steht vor der Herausforderung, geschickt zwischen den Erwartungen der Tradition und den Anforderungen des Wandels zu jonglieren. Ein paar Zahlen verdeutlichen jedoch, dass die Erwartungen nicht immer mit der Realität übereinstimmen: Das Landesinstitut für Statistik - Astat - zitiert in seiner Publikation “10 zum Vatertag im Jahr 2023" Daten aus der Südtiroler Familienstudie 2021. Diese zeigen, dass in etwa 8-9% der Familien hauptsächlich die Väter dafür verantwortlich sind, ihre Kinder in den Kindergarten oder zur Schule zu bringen sowie sie bei außerschulischen Aktivitäten zu begleiten. In 6% der Fälle kümmert sich in erster Linie der Vater darum, das Kind ins Bett zu bringen und in 5% nachts aufzustehen, wenn es weint. Die Eltern, die erklären, dass sich vor allem der Vater um die Kinder kümmert, machen bei allen Aufgabenbereichen dieser Studie weniger als 10 % aus. Die Hauptlast, so das Astat, liegt also immer noch bei den Müttern und trotzdem werden heutzutage Väter immer mehr in die Familienarbeit miteinbezogen und spielen dadurch eine viel aktivere Rolle. Wenn die Väter gewisse Familientätigkeiten schon nicht allein machen, so werden viele Aufgabenbereiche doch vermehrt von beiden Eltern gleichermaßen wahrgenommen. Der gesellschaftliche Wandel geschieht, aber nicht von heute auf morgen, sondern er vollzieht sich langsam. Ein gutes Beispiel dafür ist, dass es heutzutage keine Seltenheit mehr ist, einen Vater mit einem Kinderwagen zu sehen – etwas, das vor 30 bis 40 Jahren undenkbar gewesen wäre. Auch einige kürzlich veröffentlichte Zahlen des Arbeitsförderungsinstituts unterstreichen diese Tatsache: "Im Jahr 2022 haben fast 5.000 Väter, die in der Privatwirtschaft in der Region Trentino-Südtirol beschäftigt sind, den obligatorischen Vaterschaftsurlaub in Anspruch genommen – eine Zahl, die im Vergleich zu den Vorjahren stark angestiegen ist." Der Anteil der Väter, die Elternurlaub genommen haben, lag in der Region bei etwa 27%. “Nichtsdestotrotz”, so die AFI Forscherin Maria Elena Iarossi, “ ist die Elternzeit von Vätern nach wie vor kürzer als jene der Mütter – das scheint sich auch nicht wesentlich zu ändern. Im Jahr 2022 beträgt die Dauer der fakultativen Elternzeit”, so die Forscherin,” von Vätern 31 Tage (bei Müttern 72 Tage), was genau der maximalen Dauer für eine 100-prozentige Bezahlung gemäß den meisten nationalen Kollektivverträgen entspricht. Das ist ein Zeichen dafür, dass die Beibehaltung der vollen Bezahlung diese Entscheidung wesentlich mitprägt". Oft tragen gesetzliche Regelungen maßgeblich dazu bei, wie die Rollen innerhalb der Familien verteilt werden und wer sich letztendlich für die Betreuung der Kinder innerhalb der Familie entscheidet. Politik und Wirtschaft können dabei verschiedenen Maßnahmen ergreifen, um Väter bei der Vereinbarkeit von Familie und Beruf besser zu unterstützen: 1 Förderung von Elternzeit und Elterngeld: Die Politik kann Programme wie Elternzeit und Elterngeld weiterentwickeln und flexibler gestalten, um Vätern Anreize zu bieten, sich aktiv an der Kinderbetreuung zu beteiligen. 2 Schaffung flexibler Arbeitsmodelle: Unternehmen könnten flexible Arbeitszeitmodelle einführen, die es Vätern ermöglichen, ihre Arbeitszeiten besser an die Bedürfnisse ihrer Familie anzupassen. 3 Betriebliche Kinderbetreuung: Die Bereitstellung von betrieblicher Kinderbetreuung oder die Unterstützung bei der Suche nach geeigneten Betreuungsmöglichkeiten kann Vätern helfen, Familie und Beruf besser zu vereinbaren. 4 Förderung einer familienfreundlichen Unternehmenskultur: Unternehmen könnten eine Kultur fördern, die die Vereinbarkeit von Familie und Beruf unterstützt, beispielsweise durch flexible Arbeitszeiten, Home-Office-Möglichkeiten und Verständnis für familiäre Verpflichtungen. 5 Bewusstseinsbildung und Sensibilisierung: Politik und Wirtschaft könnten Programme zur Sensibilisierung für die Bedeutung der Vaterschaft und die Rolle von Vätern in der Familie initiieren, um traditionelle Rollenbilder aufzubrechen und neue Vaterbilder zu fördern. Durch diese Maßnahmen könnten Väter ermutigt werden, eine aktivere Rolle in der Familie einzunehmen und die Vereinbarkeit von Familie und Beruf zu verbessern. Die Vereine Il Melograno Südtirol, Aied und Allianz für Familie hat diesbezüglich klare Forderungen an die Politik gestellt und zwar:
1) 80% GEHALT FÜR 6 MONATE ELTERNZEIT
• wenn sie innerhalb der ersten 18 Lebensmonate des Kindes genommen werden
• 3 Monate für die Mutter, 3 Monate für den Vater, die nicht gleichzeitig genommen werden dürfen;
2) ERHÖHUNG DER OBLIGATORISCHEN VATERSCHAFTSZEIT AUF 40 TAGE
• ab dem Tag der Geburt des Kindes
• für alle Beitragszahlenden (abhängige, atypische und selbständige Arbeiter).
Wie bereits gesagt, befinden sich viele Väter heute in einem Spannungsfeld zwischen Tradition und Wandel. Während viele traditionelle Rollenerwartungen noch bestehen, öffnen sich gleichzeitig neue Möglichkeiten für eine aktive und partnerschaftliche Vaterschaft. Indem wir diese Veränderungen anerkennen und unterstützen, können wir eine Gesellschaft schaffen, in der Väter ihre Rolle als liebevolle und engagierte Elternteile voll ausleben können. Dazu braucht es aber ein Zusammenspeil von vielen sozialen Akteuren wie Politik, Wirtschaft, Familien und Gesellschaft im Allgemeinen. Es gibt noch viel zu tun. Packen wir es an.
1) 80% GEHALT FÜR 6 MONATE ELTERNZEIT
• wenn sie innerhalb der ersten 18 Lebensmonate des Kindes genommen werden
• 3 Monate für die Mutter, 3 Monate für den Vater, die nicht gleichzeitig genommen werden dürfen;
2) ERHÖHUNG DER OBLIGATORISCHEN VATERSCHAFTSZEIT AUF 40 TAGE
• ab dem Tag der Geburt des Kindes
• für alle Beitragszahlenden (abhängige, atypische und selbständige Arbeiter).
Wie bereits gesagt, befinden sich viele Väter heute in einem Spannungsfeld zwischen Tradition und Wandel. Während viele traditionelle Rollenerwartungen noch bestehen, öffnen sich gleichzeitig neue Möglichkeiten für eine aktive und partnerschaftliche Vaterschaft. Indem wir diese Veränderungen anerkennen und unterstützen, können wir eine Gesellschaft schaffen, in der Väter ihre Rolle als liebevolle und engagierte Elternteile voll ausleben können. Dazu braucht es aber ein Zusammenspeil von vielen sozialen Akteuren wie Politik, Wirtschaft, Familien und Gesellschaft im Allgemeinen. Es gibt noch viel zu tun. Packen wir es an.
Ein lebenswertes und familiengerechtes Südtirol. Samantha Endrizzi, Katholischer Familienverband Südtirol (KFS)
Stellen wir Familie als Herzstück unserer Gesellschaft bewusst in den Mittelpunkt. Familie ist Leben. Familie ist Zukunft.
Menschen mit Behinderung und deren Pflege: Powerfrauen gesucht! Angelika Stampfl und Irmhild Beelen, Verein Aktive Eltern von Menschen mit Behinderung
Die Carearbeit und die Vereinbarkeit von Familie und Beruf unter erschwerten Lebensbedingungen. Inklusion als Lösungsansatz.
Il ruolo crescente dell'amministratore di sostegno nell'evoluzione demografica della famiglia. Roberta Rigamonti, Associazione per l'Amministratore di sostegno
L'amministratore di sostegno assume un ruolo essenziale nel sistema di protezione delle persone fragili in Italia, con un impatto crescente dovuto all'invecchiamento della popolazione e alla frammentazione delle famiglie. La promozione dello strumento della designazione anticipata dell’amministratore di sostegno e il sostegno stabile e continuativo agli enti non profit attivi nel settore sono fondamentali per rafforzare questo istituto di protezione all'interno del welfare italiano.