Slow Medicine
La Federazione per il Sociale e la Sanità è socia istituzionale di Slow Medicine e sono molteplici le collaborazioni su diversi fronti e le reciproche interazioni nell'organizzare e/o partecipare ad eventi e iniziative.Slow Medicine, Azienda Sanitaria e Federazione: l’importanza di fare rete
È proprio di questi giorni l’adesione da parte del Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige Thomas Schael al progetto promosso da Slow Medicine “Fare di più non significa fare meglio nelle Organizzazioni Ospedaliere e Sanitarie locali”.Leggi di più.....
Choosing Wisely
Il progetto "Fare di più non significa fare meglio - Choosing Wisely Italy" promosso da Slow Medicine in analogia a Choosing Wisley USA, ha l'obiettivo di favorire il dialogo dei medici e degli altri professionisti della Salute con i pazienti e i cittadini su esami diagnostici, trattamenti e procedure a rischio di inappropriatezza in Italia, per giungere a scelte informate e condivise.
All'interno del gruppo di regia, insieme al direttivo di Slow Medicine, si definiscono le metodologie di lavoro, si valuta la coerenza delle iniziative intraprese e la presentazione del materiale informativo, promuovendo inoltre iniziative di applicazione delle raccomandazioni.
Federazione confermata nel gruppo di regia Choosing Wisely Italia di Slow Medicine
La Federazione per il Sociale e la Sanità è stata confermata membro del gruppo di regia del progetto "Fare di più non significa fare meglio - Choosing Wisely Italia" di Slow Medicine.All'interno del gruppo di regia, insieme al direttivo di Slow Medicine, si definiscono le metodologie di lavoro, si valuta la coerenza delle iniziative intraprese e la presentazione del materiale informativo, promuovendo inoltre iniziative di applicazione delle raccomandazioni.
V Convegno Nazionale del 7.2.2020
La Federazione al Convegno di Slow Medicine
La Federazione per il Sociale e la Sanità ha patrocinato il Convegno ed era presente con due propri rappresentanti: Rudolf Schönhuber membro del Direttivo e del Comitato Scientifico e Paola Zimmermann del Servizio per le Associazioni dei Pazienti.
Di seguito alcuni contenuti del Convegno.
Tavola rotonda "La salute in un mondo che cambia. Riflessioni e proposte sulla concezione sistemica della salute, della prevenzione e della cura."
Introduzione del Prof. Pierluigi Luisi
Il pensiero sistemico (che significa pensare in termini di relazioni e di schemi) ci rende consapevoli del fatto che le sfide principali del mondo di oggi – energia, economia, cambiamento climatico, disuguaglianze – sono tutte interconnesse e interdipendenti. Sono problemi sistemici che richiedono altrettante soluzioni sistemiche.
Per chi volesse approfondire, questa intervista è attinente al tema e rende in modo esaustivo il suo pensiero: Parte 1 Vita, natura e visione-sistemica, Parte 2 Origine della vita e coscienza. Il Prof. Luisi è autore, insieme a Fritjof Capra del libro “Vita e Natura. Una visione sistemica” .
Il punto di vista degli Infermieri
Emerge, inoltre, una scarsa consapevolezza di quanto la salute sia legata ai fattori ambientali e quanto invece questa sia abbinata all’”essere in forma” così come ci viene mostrato dal mercato del benessere.
Maggiori dettagli sullo studio a questo link
Il punto di vista del Bioeticista
A questo proposito consiglia la lettura del libro “SL’URP – Pigiami allo sportello” di Maria Trevisan, una raccolta di frasi e commenti fatti da chi per una o altra ragione è venuto a contatto con l'Urp dell'Azienda ospedaliera triestina.
Il Dr. Spinsanti auspica anche il rilancio della Campagna “Buongiorno, io sono….
Il punto di vista del medico per l'Ambiente
Aumenta la consapevolezza di quanto la salute, la sicurezza e la sopravvivenza umana siano indissolubilmente legate alle condizioni ambientali, ma c’è ancora molta strada da percorrere.
Per conoscere ISDE più da vicino questa è la pagina del loro Congresso 2019, con tutti i contributi degli invitati.
Per una Decrescita Felice
La salute si costruisce con ogni nostra scelta quotidiana, se non sta bene l’ecosistema, è difficile che possa star bene l’individuo.
Tavola rotonda "Amici microbi. Il rapporto simbiotico tra uomo e microbi e i pericoli di un uso indiscriminato di antibiotici"
Introduzione del Dr. Donato Greco
L’idea comune è quella di associarli inesorabilmente alla malattia, allo sporco, alla contaminazione, al contagio. Ma hanno anche tante virtuose funzioni e quindi identificarli come fattori di rischio è un errore madornale!
Ne sappiamo veramente poco su di loro, perché se i batteri si studiano da meno di 300 anni, i virus si studiano da poco più di cent’anni. Se prendiamo come esempio il virus dell’influenza, ad oggi ne conosciamo 9, ma per tutta una serie di combinazioni degli elementi che li compongono ed una varietà infinita di possibili mutazioni, potrebbero essere migliaia!
Bastano veramente pochi sani accorgimenti per non essere infettati (es. lavarsi le mani, soprattutto dopo aver starnutito o tossito, arieggiare i locali) e guai farsi prendere dal panico adottando accorgimenti inutili.
Fino ad oggi l’unica malattia scomparsa dalla faccia della terra è il vaiolo, mentre quella più prossima ad essere eradicata è la Polio, della quale rimane ancora un ceppo presente tra Pakistan e Afghanistan.
Insomma, tentare di eliminare tutti i germi è un’illusione, ma si può limitarne la pericolosità.
Sulla pagina di Slow Medicine la presentazione del Dr. Greco
Il Dr. Alberto Donzelli della Fondazione Allineare Sanità e Salute denuncia la prescrizione inadeguata da parte dei professionisti sanitari e una domanda sproporzionata di antibiotici da parte dei cittadini, dovuta ad un sistema incentivante che premia sanitari e ospedali in base alle prestazioni e non ai risultati di salute pubblica. Perché non remunerare in base alla longevità sana della popolazione, incentivando il sistema a rendere tutti longevi e sani?
Annuncia che a breve uscirà una “Pillola informativa” ad hoc sul sito della Fondazione.
L’assunzione degli antibiotici dovrebbe essere sempre spiegata molto bene dai medici ai pazienti e l’interruzione di questa, nel caso i sintomi della malattia svanissero, va sempre concordata tra medico e paziente. Non è escluso, infatti, che si possa smettere di assumerli prima del dovuto, in caso di guarigione.
Il Dr. Guido Giustetto, OMCeO – FNOMCeO di Torino presenta il manifesto realizzato insieme a Slow Medicine e AltroConsumo “Antibiotici, meno e meglio” che ogni Medico dovrebbe scaricare, personalizzare ed appendere nel proprio studio e/o nelle sale d’attesa.
L’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Torino, infatti, è in prima fila per contrastare il problema dell’antimicrobico resistenza, la cui diffusione sta diventando una delle nuove emergenze della sanità contemporanea.
Il manifesto, elaborato nell’ambito del progetto Choosing Wisely Italia, ha il patrocinio del Ministero della Salute, dell’Istituto Superiore di Sanità, di Fnomceo (la Federazione nazionale degli Ordini dei medici), il supporto delle società scientifiche partecipanti e di Fnopi, la Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche.
Ogni medico potrà scaricare il manifesto dai siti di Slow Medicine e Altroconsumo, personalizzandolo con la propria foto e la propria firma, e quindi esporlo negli studi medici, negli ambulatori, nei reparti ospedalieri e nelle farmacie. I medici potranno diffondere anche sui social il loro impegno, postando il manifesto con la loro foto attraverso l'hashtag #menoemeglio.
Al seguente link la scheda di Altroconsumo sugli antibiotici
Il Dr. Antonio Sorice, Presidente della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva, dichiara che il 70% degli antibiotici si usano in zootecnia, che sono farmaci imprescindibili anche per la salute animale, la cui somministrazione deve avvenire sotto lo stretto controllo veterinario.
Per contrastare il fenomeno dell’antibioticoresistenza bisogna puntare su tutto ciò che è prevenzione negli allevamenti.
Questa intervista condotta da Altroconsumo è molto esauriente
Il Dr. Fabrizio Gemmi, dell’Agenzia Regionale di Sanità della Toscana ha rilevato, da studi condotti che, se l’antibiotico-resistenza costituisce un problema globale, le differenze epidemiologiche tra i vari Paesi Europei, le Regioni italiane, ma anche solo tra le diverse Provincie della Toscana, sono rilevanti e sono determinate dalle diverse politiche di uso degli antibiotici (in clinica, medicina veterinaria e in agricoltura).
La precisione nella diagnosi clinica, un uso prudente degli antibiotici e lo sviluppo di strategie di prevenzione e controllo delle infezioni sono i principali interventi da attuare per prevenire la selezione e la trasmissione di batteri resistenti.
La Dott.ssa Anna Maria Falasconi, Pediatra e membro dell'Associazione Culturale Pediatri, ha espresso le sue perplessità sulle modalità di rilevazione alle quali i Medici ed i Pediatri sono soggetti da parte dell’Azienda Sanitaria per valutare l’appropriatezza delle loro prescrizioni. I criteri si limitano infatti a valutazioni estremamente tecniche (es. posizionamento nella prescrizione dei medicinali, delle visite effettuate ecc.), ma che non tengono conto di tutta una serie di aspetti squisitamente qualitativi. La qualità del suo lavoro non sta nei numeri che possono essere scaricati a fine mese dal sistema, ma dall’attenzione nel prescrivere ai bambini antipiretici o antibiotici, dal giusto e doveroso coinvolgimento dei genitori nella cura del bambino, dal mettersi a disposizione nel fare visite a domicilio, nel tenerli costantemente sotto controllo per cambiare eventualmente la terapia.
Insomma, nella valutazione dell’appropriatezza prescrittiva deve rientrare anche questo grosso lavoro “dell’esserci, sempre”.
Tavola rotonda sulla deprescrizione. Come ottimizzare i benefici e i rischi delle cure attraverso la riduzione dell’uso di farmaci.
Il progetto dell'Azienda Unità Sanitaria Locale di Modena
Il Dr. Oreste Capelli, AUSL Modena, espone la sua esperienza nell’ambito di un progetto di deprescrizione agli Anziani, portata avanti presso il Servizio Sanitario Regionale Emilia-Romagna, il cui obiettivo era quello di fare acquisire al personale sanitario conoscenze teoriche e fornire aggiornamenti sul tema della deprescrizione farmeceutica. Per questa vi rimandiamo all’articolo di Torinomedica da pag 39 a pag. 41.
Quello della deprescrizione è un campo complesso e scivoloso, dove ragionare sulla riduzione di uno o più farmaci viene visto come un tentativo di risparmiare sulla salute dei cittadini che, per una loro eccessiva aspettativa spesso influenzata dal “mercato della salute” può scaturire anche spiacevoli ricadute su chi se ne fa promotore. II progetto del Dr. Capelli, infatti, è stato contestato molto da un’area politica e da portatori di interesse della sua Regione, tanto da finire in Consiglio Regionale.
Il Dr. Capelli si è soffermato sul termine "deprescrizione" sostenendo che siccome le parole hanno la loro importanza, è sicuramente meglio parlare di "armonizzazione".
Workshops Rete Ospedali e Territori Slow
II Workshop nazionale della Rete degli Ospedali e Territori Slow
Si è tenuto ad Arezzo l'8 giugno 2017 il II Workshop nazionale della Rete degli Ospedali e Territori Slow.La Federazione per il Sociale e la Sanità ha illustrato il progetto che recentemente ha sottoscritto con l'Azienda Sanitaria della Provincia di Bolzano e con Slow Medicine per diminuire le liste d'attesa, agevolare i cittadini nelle prenotazion e nell'orientamento ai Servizi Sanitari e migliorare l'appropriatezza prescrittiva dei professionisti sanitari.
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